Obiettivo Realizzativo 3

Valutazione del Rischio Sismico

Si articola nelle seguenti attività:

Acquisizione dati

La valutazione dei rischi (preliminare alla mitigazione) si basa sull’acquisizione dei dati disponibili.
I dati, le elaborazioni e i modelli utilizzati sono un prodotto del progetto, per la gestione delle aree studiate.

Valutazione di pericolosità e vulnerabilità

Pur se l’area investigata è di particolare interesse sismico, la carenza di dati storici e sismo-tettonici potrebbe condurre ad una sottostima grossolana della pericolosità. Il progetto migliorerà le conoscenze dei terremoti che storicamente hanno coinvolto l’area di studio, mediante una revisione dei cataloghi storici, approfondendo le conoscenze delle strutture sismotettoniche e delle coltri di sedimenti superficiali (amplificazione sismica locale e liquefazione), utilizzando anche nuovi sensori (sviluppati dai partner industriali) e utilizzando moderne tecnologie (attive e passive, da satellite e in situ, multi-sorgente e multi-risoluzione). A valle di tali conoscenze saranno applicate metodologie probabilistiche per la stima della pericolosità sismica, ovvero dello scuotimento atteso nell’area di studio in un certo periodo di tempo, basate su approcci probabilistici “standard” che richiedono la definizione di uno o più modelli di sorgente sismica, la parametrizzazione della sismicità per le singole sorgenti e la selezione di uno o più modelli predittivi dell’attenuazione del moto del suolo, e innovativi che utilizzano approcci probabilistici in termini di intensità macrosismica a partire dai dati storici di intensità disponibili ai siti di interesse.
Le infrastrutture e strutture presenti nelle aree del progetto saranno investigate con riferimento alla loro vulnerabilità rispetto a tutti gli eventi critici considerati ed in particolare alla vulnerabilità sismica.
La definizione delle caratteristiche tipologiche delle opere strategiche e del patrimonio edilizio dei centri urbani sarà condotta mediante metodi che combinano tecniche di rilievo sul campo con tecniche di elaborazione delle immagini e di dati da satellite. La vulnerabilità sarà valutata con innovativi metodi a differente livello di accuratezza seguendo il modello multilivello proposto nell’OR6. L’analisi del rischio consentirà la stima degli effetti globali sul patrimonio edilizio e sulle infrastrutture e strutture strategiche, ad es. quelle pubbliche (ospedali) e/o per posizione.
La rete strumentale di monitoraggio costituirà l’infrastruttura di monitoraggio dell’area considerata. Essa sarà realizzata nelle aree del progetto nelle quali saranno calibrati e validati i sistemi di monitoraggio basati su una nuova generazione di sensori a basso costo e alta densità di installazione. Le attività saranno condotte in sinergia con OR6.

Valutazione del rischio

L’infrastruttura di monitoraggio sarà multiscala (visione spaziale); multitemporale (real-time, periodica e on-demand); multirisoluzione; multiprofondità. Essa considera il degrado ed il danneggiamento di strutture e infrastrutture, integrando tecniche di monitoraggio (accelerometri, velocimetri, trasduttori di spostamento, inclinometri, tecniche di foto-restituzione ecc.), tecnologie di rilevamento (da terra, con UAV, da satellite), modellazione strutturale e ICT (reti wireless e servizi web), al fine di ottenere un modello unico per la valutazione di tutti i rischi e la gestione ordinaria e straordinaria.
I risultati confluiranno in modelli di gestione basati sul concetto di resilienza (in grado di considerare l’interdipendenza delle opere presenti nell’area) delle comunità. In particolare, saranno definiti ed implementati modelli innovativi di resilienza quantitativi per la gestione delle aree e delle opere studiate.
La gestione delle strutture e infrastrutture confluirà nel WEBGIS (con i risultati degli altri OR) consentendo la valutazione continua e in tempo reale del loro funzionamento, garantendone la sicurezza nella continuità d’esercizio (OR6).